ANCORA UN PO'
ANCORA UN PO L'asfalto ha il sapore amaro della sconfitta mescolata al rimpianto di averci provato forse una volta di troppo. la mia faccia maltrattata e umiliata dagli schiaffi e dagli sputi della vita affonda su questo cuscino di catrame nero lungamente atteso, con malcelato timore, pur di avere finalmente un punto fermo, dove depositare e riposare i pensieri troppo grevi. Rimango lì, guancia guancia con il fondo, più giù non vado, più giù non posso. Provo uno strano sollievo. Da questa prospettiva le cose fanno meno paura, forse perchè ora sono tra gli sconfitti, nessuna battaglia mi attende, nessun pubblico acclama il mio sangue; forse adesso il coraggio si fa avanti ora che le cose sono tutte grandi e lontane in egual misura, da qui si può guardare solo in alto, non c'è rischio di sbagliare strada. I sassolini mi penetrano nella fronte facendosi largo nel sangue caldo. Li lascio entrare, il dolore mi fa ridere, rido come i pazzi nella loro triste ed infinita consapevolezza