UDITE
Udite del vento le melodie gentili? Accarezzando fronde e delicati steli e gote acerbe, e corpi senili, insistono sempre in luoghi sereni dove chi è triste si può consolare. Dove chi vive il suo dramma interiore, senza mostrare il tormento reale che affligge e trafigge il suo povero cuore, può senza freni, davvero gridare. Gridando, il dolore sembra lontano, lontano dal vero, e fa meno male, però lui ci tempra mangiandoci piano. E quando straziati gridate alla morte: 'sei così ingiusta! Così prepotente!' gridatelo ancora! Gridate più forte! Nel cielo, lontano, qualcuno ci sente. Qualcuno che piange, a volte sorride, dall'alto del suo paradiso di pace. È Lui che ci osserva, Lui che decide, Lui, che da sempre di tutto è capace, Lui che ci ascolta... Anche se tace !
Mi è capitato di gridare, e piangere e disperarmi ....
RispondiEliminaNon so se davvero lassù qualcuno mi ha ascoltato...forse sì...dopo mi ha preso una calma incredibile...
Io penso che c'è sempre qualcuno in ascolto, solo che è come dietro un vetro, non gli e permesso rispondere con le parole ma solo mandandoci dei timidi segni, dei suonische bisogna imparare a cogliere e ad ascoltare.
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