POLITICA-MENTE

Non è mai una questione politica, la politica infastidisce quasi tutti,  come se il solo parlarne facesse di noi delle persone poco pulite, eppure ogni volta che nascono dei contrasti, delle divergenze di pensiero si finisce sempre per ridurre la discussione ad una sintesi dove le cose veramente importanti rimangono fuori lasciando sulla  tavola soltanto insulti per l'altrui  credo politico (perché è inutile fare gli ipocriti in fondo ognuno di noi ne ha uno anche se il più delle volte rimani inespresso). Ma siamo sicuri che la politica, dal più semplice sindaco di paese alla più alta carica dello Stato meriti tutta questa devozione e questo rispetto da parte nostra? Chi sono le persone che difendiamo e per cui ci accaloriamo tanto discutendo con amici parenti e conoscenti? Cosa fa veramente la politica per noi? E soprattutto: Siamo davvero noi che controlliamo la politica o non sarà  piuttosto la politica a controllare noi?
Parliamo di una piccola realtà,  parliamo di un paese. Cosa fa o cerca di fare un bravo sindaco per il bene della città che amministra? Sono pienamente consapevole che non sia facile prendere decisioni nemmeno per il paese più piccolo,  mettere d'accordo tanti modi di pensare, tanti modi di essere e tante esigenze differenti ecco perché sono convinta che chi si assume questo onere non può e non deve mettere niente e dico niente davanti al bene della cittadinanza intera, è troppo facile lavorare sempre avendo una visuale d'insieme dall'alto, stando sempre ben nascosti però dietro le quinte tirando i fili come un bravo burattinaio, facendo promesse che scivolano da sotto tutte le porte solo per raccogliere consensi e favori, solo per prendere tempo. Le  promesse hanno la cattiva abitudine di pretendere col tempo un riscontro concreto, cosa che è alquanto difficile rimandare in eterno senza risultare perlomeno poco credibili.
Inoltre questi comportamenti sfociano a lungo andare in pericolose fazioni che dividono la cittadinanza creando situazioni che alimentano sentimenti di odio e di rivalità ingiustificati (Dividi et impera).
L'opportunismo di alcune moderne amministrazioni è allarmante e andrebbe smascherato il prima possibile. Certi incarichi per come la vedo io dovrebbero essere presi e svolti come delle missioni, compreso quello di fare il sindaco, ma vedo ancora troppa gente che ingiustamente o per meriti ben diversi dalle consuete capacità amministrative che ci si augurebbe di vedere nella nostra politica, è seduta su una sedia e ci si accomoda come se quella sedia fosse una conquista e troppe persone senza raccomandazioni, figli e parenti di nessun nome che conti, soldati semplici che cercano in ogni modo di salvare la situazione, che si fanno il mazzo per tutti senza ricevere nemmeno un grazie e che a testa bassa, ogni giorno, continuano a lavorare perché sanno che quello per cui lo fanno, il loro paese, la loro gente, ci saranno anche domani e dureranno ben più di un mandato.
Non sono brava in politica e non mi sogno neanche lontanamente di consigliare uno schieramento piuttosto che un altro, l'unica cosa che mi viene da consigliare a tutti è di cercare di essere e di trasformare il Paese in cui viviamo in qualcosa che sia migliori quello che era  ieri, senza fare troppo affidamento su chi regala solo e sempre promesse...a tutti, ma trova puntualmente qualche motivo o qualche argomento per non mantenerle... e soprattutto senza farci strumentalizzare da nessuno.
E sicuramente questo teorema non non è  applicabile solo la politica.

Commenti

Post popolari in questo blog

UN AUTUNNO LUNGO UN GIORNO

IPOCRITOCRAZIA

OVERTHINKING