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Nonna Sabatina

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Lei è Sabatina, classe 1930, nata a Monticelli di Mesola che conta, oggi circa 900 abitanti. Inutile raccontarvi come può essere stata la sua vita da bambina figlia di contadini del Polesine di quell'epoca,  primogenita di tot figli, la sua vita da ragazza e poi da moglie e madre di due figli, di cui uno mio padre.  La Sabatina oggi ha quell'età che per calcolarla devi prendere la calcolatrice. Novantaduecazzodianni. Magari ci arrivassi, e magari ci arrivassi come lei, che nonostante abbia avuto una vita difficile, faticosa, piena di sacrifici, e malgrado il Signore non le abbia risparmiato nessuna... Ma proprio nessuna pena, lei me la ricordo sempre ferma, con il suo carattere incrollabile, sempre con la voglia e la forza di rialzarsi, anche quando chiunque si sarebbe lasciato andare. Lei ti racconta la sua vita solo se glie lo chiedi. Lei è un libro di storia. Anche quando mi racconta gli episodi più normali della sua gioventù rimango affascinata dalla quantità di cose che so

ISTINTO

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Quando guardo il mio cane, certe volte provo a mettermi 'nei suoi panni' per capire il modo di comunicare meglio con lui. Poi mi accorgo che lui non c'è l'ha questo problema, nel senso... Lui mi capisce benissimo, e considerate che io con lui uso un sacco di parole, che non sono sempre le stesse, ma lui capisce ogni cosa, anche se non mi rivolgo direttamente a lui, me ne accorgo perché interagisce, compie dei gesti che dimostrano senza ombra di dubbio che ascolta e capisce ogni cosa... Quando non obbedisce è solo perché ha la testa dura e... Ovviamente... Una sua personalità ahimè...cocciuta e ostinata almeno quanto la mia. Al contrario io spesso mi sento afflitta dalla consapevolezza di non riuscire a capire completamente quello che vuole dirmi, nonostante la semplicità e l'immediatezza dei suoi modi, nonostante la trasparenza dei suoi occhi pieni di aspettative nei miei confronti. Lui però non perde mai la pazienza, sospira, e insiste a starmi vicino e

Metamorfosi

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METAMORFOSI Ma tu parli col cane? Mi chiedono. Se ci parlo? Io col mio ci faccio interi discorsi, sempre, ma soprattutto quando siamo in passeggiata. Perché Loki è uno di poche parole, diciamo, ma ama ascoltare. Lui si fa capire molto bene a gesti e soprattutto con i toni della voce e di rimbalzo è molto sensibile alle variazioni della mia voce. Lui guida, si. Ed io gli parlo. Perché noi si va in giro rigorosamente col tre metri dalla Julius, quello che alla corda della tapparella gli fa un baffo storto. Tre metri più un braccio per l'esattezza (perché il mio destro oramai è diventato un flexy) sbattendocene beatamente della legge che vuole al massimo il metro e mezzo. Noi viviamo nella savana e quindi chissene. A Loki piace saltare di la e di qua come un canguro infilandosi forasacchi in ogni anfratto per correre dietro a qualche selvatico senza distinzione, sia esso una lepre o un cucciolo di gnu. Loki deve essere libero di andare ovunque e maledetta me che non sono in grado di s

POLITICA-MENTE

Non è mai una questione politica, la politica infastidisce quasi tutti,  come se il solo parlarne facesse di noi delle persone poco pulite, eppure ogni volta che nascono dei contrasti, delle divergenze di pensiero si finisce sempre per ridurre la discussione ad una sintesi dove le cose veramente importanti rimangono fuori lasciando sulla  tavola soltanto insulti per l'altrui  credo politico (perché è inutile fare gli ipocriti in fondo ognuno di noi ne ha uno anche se il più delle volte rimani inespresso). Ma siamo sicuri che la politica, dal più semplice sindaco di paese alla più alta carica dello Stato meriti tutta questa devozione e questo rispetto da parte nostra? Chi sono le persone che difendiamo e per cui ci accaloriamo tanto discutendo con amici parenti e conoscenti? Cosa fa veramente la politica per noi? E soprattutto: Siamo davvero noi che controlliamo la politica o non sarà  piuttosto la politica a controllare noi? Parliamo di una piccola realtà,  parliamo di un paese. C

IO

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Non pretendo che la gente condivida il mio modo di pensare ed ogni comportamento derivante da quest'ultimo. Però, prima di giudicare "cose di poco conto" quello che mi fa arrabbiare mi piacerebbe che si sapesse almeno da quale prospettiva proviene. Io mi arrabbio molto facilmente, ma altrettanto facilmente mando a fanculo lasciandomi tutto alle spalle. Sono vendicativa (e potete giurarci che mi vendicheró) con chi è riuscito a ferirmi nel profondo soprattutto se lo ha fatto con intenzione. Ma il resto del mondo si può impiccare. Poi ci sono quelle rare eccezioni che, purtroppo per loro, stanno su una scala  diversa rispetto a tutti gli altri. Sono persone con cui mi apro quasi completamente, per le quali mi farei ferire a morte e forse per qualcuna l'ho anche fatto... senza che lo abbia mai nemmeno saputo. Poche. Rare. Uniche. Queste persone in qualche modo sono riuscite ad ottenere un pezzetto del mio cuore, secondo me non sanno neanche come, non avevano certo

Un Pitbull qualunque

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In media tre Pitbull al giorno abbandonati o lasciati nei canili. È già brutto abbandonare qualsiasi cane in qualsiasi luogo... Un comportamento da vigliacchi senza cuore. Ma avete idea della vita che può fare un cane del genere "abbandonato" dalla sua famiglia alle prime difficoltà? Sono cani "bollati" come cattivi, problematici, pericolosi, cani assassini... Qualcuno crede che debbano addirittura sterminarli perché visti come dei mostri. Allora adesso vi dico io che cani sono. Adesso vi dico che il mio Loki è il cane più agitato, impulsivo, curioso, forte, nervoso, materiale, testardo, indipendente, fisico, selvaggio che abbia mai avuto, ma è anche il più dolce, affettuoso, malinconico, sensibile, empatico, delicato, si delicato... Non avete idea di quanto siano delicati fisicamente questi fasci di muscoli, sempre in fragile equilibrio Intestinale, con una pelle sensibile come quella dei bambini, soffrono il freddo ed il caldo molto più di noi. E sono delicati con

DAL CIELO SI VEDE TUTTO

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Diffido di chi fa bellamostra delle sue cicatrici, di chi fa propaganda della propria sofferenza e cerca solidarietà e compassione spogliandosi di tutte le sue debolezze sotto agli occhi avidi del mondo intero. Ho più stima di chi prova in ogni modo a nascondere le ferite, di chi è riuscito a curarle da solo per guarire più in fretta, per il timore di venire giudicato un debole o di essere troppo vulnerabile e quindi soffrire ancora.  Le persone migliori che ho conosciuto hanno imparato a piangere al buio, nel silenzio assordante tra le pareti della propria anima, alcune di loro non hanno più lacrime in quegli occhi che trasudano rabbia, e speranza e rivincita, e ancora...bisogna aver viaggiato nel buio per trovare un tesoro nel buio, per arrivare fino là in fondo senza fermarsi, per capire che certi occhi non cercano guerra ma pace, non cercano approvazione da chi vuole solo comprare sofferenza e rivenderla in cambio di un sogno o di un voto. La sofferenza, quella autentica non ha un