Nonna Sabatina
Lei è Sabatina, classe 1930, nata a Monticelli di Mesola che conta, oggi circa 900 abitanti.
Inutile raccontarvi come può essere stata la sua vita da bambina figlia di contadini del Polesine di quell'epoca, primogenita di tot figli, la sua vita da ragazza e poi da moglie e madre di due figli, di cui uno mio padre.
La Sabatina oggi ha quell'età che per calcolarla devi prendere la calcolatrice.
Novantaduecazzodianni.
Magari ci arrivassi, e magari ci arrivassi come lei, che nonostante abbia avuto una vita difficile, faticosa, piena di sacrifici, e malgrado il Signore non le abbia risparmiato nessuna... Ma proprio nessuna pena, lei me la ricordo sempre ferma, con il suo carattere incrollabile, sempre con la voglia e la forza di rialzarsi, anche quando chiunque si sarebbe lasciato andare.
Lei ti racconta la sua vita solo se glie lo chiedi.
Lei è un libro di storia.
Anche quando mi racconta gli episodi più normali della sua gioventù rimango affascinata dalla quantità di cose che sono cambiate da allora, e spesso nella mia testa mi chiedo come sia possibile che un essere umano sia riuscito ad adeguarsi a cambiamenti di tale entità nel corso della sua vita.
Quando le passo il cellulare e le spiego come tenerlo per guardare le foto rido perché mi sembra strano vederla così goffa, poi mi fermo a pensare a quando lei mi racconta di come è stato il giorno del suo matrimonio.
Il suo primo paio di scarpe nuove, un vestito usato ed aggiustato, un pranzo normalissimo con quattro parenti e il pomeriggio a lavorare nei campi.
La Sabatina ha lavorato tutta la vita praticamente da quando ha iniziato a camminare, prima nei campi e poi nel cotonificio e adesso che a camminare, dopo avere avuto un ictus sedici anni fa, non ci riesce più così bene, non ha ancora smesso di farsi le sue piccole cose quotidiane perché vive ancora da sola, né di insistere per farti il caffè se vai a trovarla rimproverandoti per non averla avvisata prima perché avrebbe fatto una torta.
Il sabato sera mangia sempre la pizza, e quando le chiedo come sta mi risponde sempre che sta benissimo e che se non fosse per quel piede che le fa tanto male andrebbe ancora di corsa.
La nonna è lucida, e quando non dice le cose correttamente non è per colpa della memoria ma della piccola limitazione alle parole che l'ictus le ha provocato e che riesce a sbloccare all'occorrenza con un paio di bestemmie in tipico stile ferrarese.
Non porta gli occhiali perché ci vede benissimo a differenza della maggior parte del resto della nostra famiglia, tanto che se glie lo chiedi è ancora capace di farti un paio di calze di lana coi ferri.
Oggi è la sua festa, la festa dei nonni, e dopodomani sarà il suo compleanno.
Andremo a prenderla, dopo averla portata dal parrucchiere perché altrimenti lei non esce di casa, festeggeremo tutti insieme e sicuramente vorrà pagare lei. Farà qualche battuta al cameriere, allungherà i grissini sotto al tavolo ad Emi e Loki, combattendo la paura che ha sempre avuto dei cani con tutto l'amore ed il rispetto che lei sa, sono capaci di meritare e che nonostante i suoi timori gli ha sempre dimostrato.
Forse discuterà con mio padre riuscendo addirittura ad avere l'ultima parola perché, anche se è vecchia lei dice sempre quello che pensa e guai se non lo facesse.
Guai se agli anziani venisse tolta la parola.
E quando sento certi imbecilli con il titolo di influencer che si permettono di dire castronerie del tipo che "agli anziani andrebbe tolto il diritto di voto" perché per colpa loro arriviamo a certi risultati elettorali, mi chiedo dove sia il reale motivo di esistere di questi individui.
Credo che se venisse data agli anziani la giusta attenzione e venissero ascoltati i loro consigli sicuramente non ci troveremmo nella merda totale a cui stiamo andando incontro a testa alta e braccia aperte.
Poi guardo gli occhi puliti ancora sorridenti, chiari come l'acqua gelida di montagna della Sabatina che mi dice " bambina! dove non c'è n'è non cresce".
E niente.... Forse certe persone davvero vanno solo compatite, se hanno un'idea così meschina nei confronti dei nonni e delle persone anziane in generale, la loro esistenza, nonostante i sette milioni di followers dev'essere veramente inutile e piena del niente che sono riusciti a costruire con tanta fame di apparenza ed immensa solitudine.
Per questi principi e principesse del web ho solo un messaggio: Mi fate pena perché non saprete MAI quanto può darvi una persona anziana... Una nonna, un nonno, un vicino di casa che ha una vita che voi nemmeno sospettate da raccontare. Vi auguro di arrivare alla loro età e finire nel dimenticatoio, in un ospizio o peggio ancora in qualche cartella spam riciclati dai nuovi influencer del domani che verrà...se verrà!
(Nella foto la nonna Sabatina con i quattro nipoti e relativi consorti)
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