RAGIONANDO SI IMPARA
Dimmi cosa hai imparato! Hai imparato che chi comanda ha sempre ragione, a dispetto delle regole, della logica, della umana comprensione, a dispetto della giustizia e della tolleranza. Se sei padrone di qualcosa per merito o come molto più spesso accade, per il cognome che porti, puoi decidere di quella cosa come meglio credi. Gli esseri umani non fanno eccezione. Anche le persone sono come gli oggetti. Hai imparato che l'ingiustizia brucia, brucia nel cuore e ancora di più nell'animo avvelenando i rapporti di qualsiasi genere, che sei disposto ogni volta che ne sei vittima, a portare avanti una rivoluzione personalmente, con in mano il tuo misero, lacerato e scolorito vessillo, che da solo ti difende, proteso in avanti come uno scudo, una rivoluzione che quando la racconti ha dimensioni epiche, che quando ne parli puoi sentirne la eco rimbalzare in ogni angolo del Paese, che incoraggia chi ti ascolta, che infiamma, una rivoluzione giusta e più giusta ogni volta che sfogandoti la invochi.....che muore il giorno dopo, quando il 'padrone' ti dice 'questa è casa mia e comando io' e allora vorresti spiegargli a modo tuo che questa NON È CASA SUA anche se è lui che decide per tutti, ma ripensi alle bollette e all affitto da pagare, ai figli da mantenere, alla vita quotidiana... E una piccola, fastidiosa e pungente vocina dentro ti dice che sei un disgraziato irriconosciente e che dovresti solo ritenerti fortunato. Hai imparato che a volte chi dovrebbe rappresentarci è un essere umano che sbaglia, con paure e bisogni non diversi dai nostri, non è onnipotente perché nemmeno Dio è mai stato capace di accontentare tutti. A volte accettare un compito è fin troppo semplice e una scelta presa con troppa superficialità, ma ancora più facile è lamentarsi continuamente, infierire sugli altri, gettare benzina sul fuoco e nello stesso tempo nascondersi dietro rassicuranti e squallidi pilastri di ipocrisia e pareti scivolose imbrattate dai vigliacchi. Hai imparato che spesso la verità non è come ce la raccontano, anzi non la è quasi mai, ma che come una mela che passa di bocca in bocca , quando ti tocca il torsolo non ti rimane molto su cui ragionare e diventa difficile ricostruire i fatti. Le parole hanno più di un significato, i toni, i gesti, gli umori....ci sono troppe variabili. Ma spesso attorno a certi avvenimenti si creano solo enormi nuvole polverose di parole, di minacce, di avvertimenti, solo per ricordare o rassicurare noi stessi che al momento giusto saremo pronti a combattere per difendere i nostri diritti senza aspettare sempre qualcuno che lo faccia per noi, o prima di noi, senza chiederci in quanti siamo, senza paura delle conseguenze ma con la convinzione di essere NOI, per una volta, a mettere paura a qualcuno. Forse domani non sarà diverso da oggi come non lo è stato ieri, ma se davvero hai imparato questo, che sembra ma non è una piccola cosa, allora oggi sei un pò più grande di ieri, oggi hai un giorno di più.
@Silvia Simona Biolcati Rinaldi
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