LA LUCE ARTIFICIALE

LA LUCE ARTIFICIALE
E ti domandi Perchè dove vai tu ci sono sempre le nuvole. guardi il cielo, non è uniforme, ci sono nubi basse e nere che lo compongono come tessere male incastrate di un tenebroso puzzle, ci sono zone più chiare e luminose, lontano da te, intorno, ma continui a camminare verso il buio, qualsiasi direzione tu prenda il cielo si fa improvvisamente più scuro. Non si può indugiare, bisogna percorrere in ogni caso quella distanza per arrivare dove? Lungo la strada sconnessa e coperta di foglie marce, scivolose, il cuore annega nelle lacrime, cercando disperatamente di tornare a galla a prendere boccate di vita, ricuci gli strappi della tua anima usando aghi spessi e poco appuntiti, che ad ogni punto provocano dolori atroci ma necessari.  
Ci sono edere rigogliose, bellissime che provengono da sotto terra, che si arrampicano su per le caviglie bloccandoti il passo,  avvolgono completamente come un abbraccio violento ed insistente che non è dato per amore, ma solo per la volontà egoista e prepotente di chi non vuole lasciarti andare. Un abbraccio che diventa una morsa sempre più stretta, che ti chiude i polmoni e le vene fino quasi a farti perdere i sensi.
E rimani così, prima di svenire un'altra volta, con quella fiamma negli occhi che non si spegne ancora, con quello sguardo rivolto al sole, in lontananza, un sole che non scalda, non abbaglia, un sole che hai sentito appena sulla pelle, tanto che ti domandi disperatamente, quasi come una consolazione,  se quella luce cosi bella e inarrivabile non sia per caso frutto di creazione artificiale.....

Commenti

Post popolari in questo blog

UN AUTUNNO LUNGO UN GIORNO

IPOCRITOCRAZIA

OVERTHINKING