FRI/END

Non pubblico mai link per etichettare l'amicizia o per proclamarla vera e sincera né tantomeno per elevarmi al di sopra di un "ipotetico amico" che non si comporterebbe correttamente nei miei confronti perché mi trascura o perché non si fa sentire tutti i giorni come faceva un tempo.
Non lo faccio perché a quarant'anni capisci che ci sono tante variabili che possono entrare a far parte della vita di entrambi, capisci (forse perché ne hai poco) che non importa più la quantità ma la qualità del tempo passato con un amico e quindi forse diventi anche più esigente, ma per me  la vera delusione che puoi ricevere da quella che credevi un'amicizia come la intendo io, non può essere descritta con un link o con un "copia e incolla" che vale universalmente, la puoi descrivere solo con le tue parole, se  sei capace di tirarle fuori...solo che il male provocato certe volte dalla delusione è tanto grande che quelle parole preferisci lasciare là dove sono e non ti sogni nemmeno di portarle a galla ma anzi vorresti ricoprire tutto per non pensarci più, e saltarci sopra con i piedi e con tutta la rabbia che hai in corpo.
Forse in fondo tutti la proviamo prima o poi quella delusione e anche se può sembrare triste credo sia giusto così, perché prima di pretendere certi atteggiamenti e di avere certe aspettative dagli amici dovremmo chiederci: "che tipo di amico sono io? Sono sempre sincero? Sono sempre presente? Quello che proclamo tanto a parole, corrispondono poi alle mie azioni?".
Secondo me un buon amico non le ha tutte queste certezze, e chi è così sicuro di esserlo sempre stato probabilmente è quello che senza rendersene conto, si è comportato e si comporta ancora peggio di tutti.

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