NEVICA
Nevica...e ripenso a quando, da bambina, raccogliendo un pò di neve in un bicchiere ed un pò di succo di frutta riuscivo a sentire il sapore del natale. La neve era la lunghissima attesa dietro una finestra aspettando di scorgere il primo fiocco e andare a letto delusi, ma senza dormire e poi, dopo un'oretta o due la mamma irrompeva nella cameretta (lei lo sapeva che non dormivamo affatto) e con un enorme sorriso diceva:"nevica!"ed eravamo ad un tratto felicissimi. La neve era uscire la domenica mattina per fare lunghe corse e la gara a chi scivolava più lontano senza mai cadere; era infilarsi una borsa di plastica sotto al sedere e venire giù dalla discesa di una collinetta ridendo a crepapelle e la guerra con le palle di neve fino a rimanere senza respiro. Oggi, sotto questa luce artificiale, osservo cadere i primi fiocchi; sembrano angeli che scendono leggeri, angeli mandati dal cielo che vengono sulla terra per coprire le diversità. Così non distingui più i colori, la